Salire sulla scala, progressi del paziente

Quando si usa la tecnica della scala come si fa a misurare i progressi del paziente? Come si fa, cioè, a stabilire che il paziente si è spostato su un “gradino” più in alto?

La scala e la sua funzione, come misurare i progressi del paziente

La funzione della scala, come abbiamo già avuto modo di vedere (puoi approfondire qui) è quella di offrire al paziente e al terapeuta l’opportunità di esplorare gli obiettivi raggiunti dal paziente e il modo in cui li ha raggiunti.

Se le descrizioni del paziente sono molto dettagliate, sono già sufficienti per consentirgli di comprendere che cosa potrà fare in seguito. La prassi, comunque, vuole che si chieda al paziente come farà ad accorgersi di aver raggiunto un punto più alto nella scala.

Focalizzare la propria attenzione sul punto specifico, invece che sul salto verso il 10, consente al paziente di descrivere più nel dettaglio quelle azioni che, di fatto, mostrano a sé e agli altri i propri progressi.

In poche parole, non si deve far concentrare il paziente sul punto più alto della scala, ma sullo specifico punto raggiunto, in modo che riesca a comprendere che cosa lo abbia portato verso quel progresso.

La descrizione del futuro migliore

C’è un altro aspetto da prendere in considerazione. Le domande incentrate sul futuro portano a una sorta di “profezia”. Spieghiamo meglio. Descrivere minuziosamente il futuro migliore, come abbiamo detto in questo articolo, aumenta le probabilità che il paziente realizzi ciò che ha descritto.

progressi del paziente

Alcuni terapeuti utilizzano le liste, un “to do” e le applicano alla scala.

Tuttavia, nonostante questa forte possibilità, è meglio evitare di ottenere una sorta di piano d’azione del paziente.

Alcuni terapeuti utilizzano le liste, un “to do” e le applicano alla scala. Ma se abbiamo visto che fare una lista di domande sul passato, come per esempio “Dimmi 10 cose che ti hanno portato a questo punto sulla scala” è fruttuoso, chiedere al paziente: “Dimmi 20 cose che ti fanno capire che puoi andare avanti” non lo è.

Perché la lista sul futuro non è efficace

Se la lista di cose fatte nel passato, quindi, ha una sua funzionalità, non possiamo dire la stessa cosa per quanto riguarda le liste sul futuro. La motivazione è, tutto sommato, semplice: c’è un’alta probabilità che il paziente si senta messo sotto pressione.

In conclusione, le liste dovrebbero essere utilizzate solamente in riferimento al passato poiché rappresentano azioni già intraprese e che potrebbero essere ripetute in modo efficace anche in futuro.

Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi

 

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