Il “Grande Invece” per allontanarsi dai problemi

allontanarsi dai problemi

Allontanarsi dai problemi, per molti è davvero complicato

Le persone che ricorrono all’aiuto di un psicoterapeuta hanno certamente un problema da risolvere. Nella maggior parte dei casi, chi sceglie la strada della terapia, è depressa, oppure vive una relazione conflittuale col proprio partner, non riesce a gestire il rapporto con i figli, sovente gli urla contro invece di trovare una soluzione al conflitto. Allontanarsi dai problemi, per molti è davvero complicato.

Ci sono poi diverse persone che hanno problemi di dipendenza da droghe, alcol, non riescono a gestire l’ansia, attacchi di panico, fobie, manie compulsivo-ossessive. In poche parole, stanno male con se stessi e con gli altri.

Allontanarsi dai problemi: come porre la giusta domanda nella Terapia Breve

Abbiamo visto in questo articolo come la Terapia Breve centrata sulla Soluzione riesca a guidare il paziente verso un percorso orientato verso la soluzione mediante la domanda “quali sono le tue migliori aspettative/speranze da quest’incontro?”

Spontaneamente il paziente risponde quindi con “Voglio smettere di sentirmi così depresso”, “Non discuterò più col mio partner”, “Non avrò più tutti questi pensieri negativi”. Questa risposta, in apparenza perfetta per cominciare un percorso terapeutico, nasconde un’insidia: è infatti ancora troppo vicina al problema.

Se il terapeuta che pratica l’approccio della Terapia Breve centrata sulla soluzione dovesse accettare queste risposte quale contratto tra terapeuta e paziente, è altamente probabile che il lavoro possa essere incentrato più sul problema che sulla sua soluzione.

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Al contratto, quindi, viene data una connotazione negativa, rischiando quindi di tenere il paziente troppo concentrato sul problema che vuole lasciarsi alle spalle, e che invece, così facendo, continua a mantenere in vita per paradosso

Il discorso, infatti, finirebbe per essere focalizzato sulla depressione, sull’utilizzo di droghe, sulla dipendenza dall’alcol, sull’ansia. Non si può parlare del “non essere depressi” senza pensare di esserlo.

Al contratto, quindi, viene data una connotazione negativa, rischiando quindi di tenere il paziente troppo concentrato sul problema che vuole lasciarsi alle spalle, e che invece, così facendo, continua a mantenere in vita per paradosso.

Per poter negoziare un percorso con un focus positivo, che quindi si discosti dal problema, basta semplicemente aggiungere un “invece” alla domanda iniziale.

“Invece”, cambia la prospettiva verso un’accezione positiva

Da un percorso che può partire all’insegna della negatività a uno che invece si orienta sulla positività, il passo è breve, basta solo utilizzare la parola “invece” per cambiare completamente la prospettiva.

Terapeuta: Quindi, invece di sentirti depresso, cosa ti piacerebbe provare?

Paziente: Mi piacerebbe sentire che mi sto riappropriando della mia vita, vorrei non essermi isolato, non essermi allontanato.

Terapeuta: Okay, così se tu fossi nuovamente padrone della tua vita, cosa vorresti fare invece di esserti isolato, invece di esserti allontanato?

Paziente: Vorrei uscire di più, vorrei essere in contatto con la gente e vorrei accettare degli inviti.

allontanarsi dai problemi

La costruzione della soluzione al problema è fondamentale per focalizzarsi sulla soluzione stessa e per evidenziare quelle che sono le differenze tra un approccio incentrato sul problema e un approccio che mira alla soluzione.

Entro due o tre domande il paziente inizia ad allontanarsi dal “non depresso”, quindi dal problema, per iniziare, invece, a descrivere la vita che vorrebbe vivere.

Da questo momento in poi, la terapia si può concentrare sull’ “andare avanti con la vita”, su cosa questo possa significare per il paziente e come possa, lui stesso, costruire una vita che si adatta a quella descrizione invece che a “ridurre l’impatto della depressione” su di essa.

I risultati, quindi, possono essere anche molto diversi. Parlare dunque di “andare avanti con la vita” da non solo una connotazione positiva al percorso, ma da anche più energia ed entusiasmo, di contro, parlare di “ridurre la depressione” rischia di ridurre i livelli di energia e di eccitazione nella conversazione, mantenendo il paziente connesso ai pensieri negativi del “perché mi sento depresso” o “cosa è andato storto nella mia vita per rendermi così depresso”.

In conclusione

La costruzione della soluzione al problema è fondamentale per focalizzarsi sulla soluzione stessa e per evidenziare quelle che sono le differenze tra un approccio incentrato sul problema e un approccio che mira alla soluzione.

Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi

 

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