“Cosa è migliorato” dall’ultimo incontro

In questo articolo vedremo come per la Terapia Breve centrata sulla Soluzione sia fondamentale concentrarsi sul raggiungimento dell’obiettivo non tanto su quello che si trova tra questo e noi.

De Shazer ha scritto: “Se si vuole andare dal punto A al punto B, senza conoscere i dettagli di cosa vi sia nel mezzo, la cosa migliore da fare è presumere che si possa andare da A a B seguendo una linea retta”

Il modo più diretto, quando si apre una sessione di follow-up, è quello di chiedere cosa è migliorato dall’ultimo incontro.

Cosa è migliorato dall’ultimo incontro

Il modo migliore per innescare il cambiamento nella vita delle persone è quello di chiedere al paziente “Cosa è stato meglio, quali miglioramenti hai rilevato dall’ultima volta che ci siamo incontrati?”

Per molti terapeuti che preferiscono una domanda meno definita, l’uso di questa domanda così specifica rappresenta un po’ una sfida, proprio perché è così focalizzata.

“Come sono andate le cose dall’ultima volta che ci siamo incontrati?” Chiedere come sono andate le cose è una domanda che ben si adatta a un modello di terapia più discorsiva ed esplorativa.

Il focus della Terapia centrata sulla Soluzione, però, non è la narrazione, non è interessata alla vita delle persone e a come queste sono, sebbene tale considerazione sia da intendere in accezione positiva.

La Terapia Breve centrata sulla Soluzione si concentra molto di più su un tipo di narrativa progressiva.

De Shazer ha affermato che narrative progressive determinate dalla soluzione, portano con maggiore probabilità a produrre trasformazioni e discontinuità rispetto alle narrative incentrate sulla lamentela, puoi vedere qui degli esempi.

Focalizzare l’attenzione del paziente

La domanda “Cosa è che va meglio rispetto all’ultima volta che ci siamo incontrati?”

Serve a focalizzare l’attenzione del paziente in una direzione specifica, non di rado questo accade in una o due sessioni, in ciascuna delle quali il terapeuta inizia la seduta con la stessa domanda.

ultimo incontro

“Niente, infatti le cose sono anche peggiorate di recente.”

Il paziente può commentare: “Sapevo che l’avresti chiesto e quindi ho fatto attenzione”.

L’attenzione che è stata rivolta all’individuazione di ciò che è migliorato rispetto all’ultima volta è in modo specifico al centro del processo di cambiamento focalizzato sulla soluzione.

Il semplice fatto che il terapeuta abbia iniziato la seduta in questo modo, tuttavia, non sempre determina la risposta positiva o che ci si aspetta dal paziente.

Alcuni pazienti, infatti, possono rispondere semplicemente con un “Niente” oppure con “Niente, infatti le cose sono anche peggiorate di recente.”

Il terapeuta deve quindi avere delle risposte flessibili da poter declinare a seconda della risposta del paziente, anche se la sua domanda di inizio seduta sarà sempre la stessa.

Nel prossimo articolo vedremo come amplificare i progressi fatti.

Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi

 

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Bibliografia

de Shazer, S. (1985) Keys to Solution in Brief Therapy. New York: Guilford Press
de Shazer, S. (1991) Putting difference to work. New York: W. W. Norton.

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